Molti libri o esperti offrono buoni consigli sulla relazione ideale, ma il più delle volte non fanno che aumentare il senso di frustrazione e di inadeguatezza. Ognuno ha il suo personale modo di stare in relazione, la propria modalità relazionale. Il prodotto dell’incontro di due modalità relazionali, noi lo chiamiamo il cuore della relazione. I figli ne sono una rappresentazione concreta. Più è grande e forte il cuore della relazione, più è in grado di superare le difficoltà, produrre benessere e tenere insieme le due capanne. Le nostre attività sono rivolte ad attivare la spirale positiva delle sei frecce che espandono il cuore della relazione per accrescere pace e benessere nelle relazioni affettive.
Il primo passo non è cambiare, ma riconoscere il proprio modo di porsi in relazione. Dopo ognuno potrà esplorare i propri schemi abituali, per comprendere e poi rielaborare il materiale che emerge, fatto di ricordi, desideri, emozioni, pensieri, strategie.
Il cuore della relazione si espande grazie a sei frecce.
Sei frecce che fanno girare la spirale nella quale pulsa vivo il cuore della relazione, come le sei braccia della dea dell’amore. Quando La spirale gira in senso positivo (senso orario) la relazione si rafforza, l’energia vitale di ognuno è più intensa, c’è un sapore piacevole di pienezza, un senso di soddisfazione dei bisogni autentici ed essenziali. Quando, al contrario, la spirale rallenta, si ferma o gira in senso contrario, occorre osservare i sei fattori per capire quali siano carenti o addirittura capovolti. E’ sempre possibile rimodularli e migliorare la dinamica della relazione.
Le sei frecce hanno un nome, ma la loro struttura è composta in realtà da molti elementi che danno loro energia. Possiamo pensarle come nebulose da riempire con simboli che servano per ricordarci i diversi aspetti significativi che ognuna contiene. In alcune situazioni (innamoramento, relazioni rifugio), è facile che solo qualcuno degli elementi che costituiscono la struttura delle frecce sia attivo e faccia girare l’energia in senso positivo. Altri elementi possono essere in sonno, ma col tempo se emergono difficoltà e malessere, vuol dire che alcuni si sono risvegliati e necessitano di attenzioni e cure.
Quando sono attivi, trascurarli può compromettere tutta la relazione. Nel corso del tempo possono risvegliarsi via via nuovi elementi. Ognuno ha bisogno del suo spazio, non sono mai in contrasto fra loro, anche se potrebbe sembrare. Quindi ogni cura che diamo a ognuno per far crescere l’energia positiva della freccia aiuta a stare meglio insieme, ma la trascuratezza di uno o alcuni può frenare, bloccare o addirittura invertire la spirale positiva, quando reclamano il proprio spazio senza ottenerlo.
Le sei frecce, e alcuni dei principali fattori che danno loro energia:
- autenticità e intimità nella differenza: mi riconosco, mi accolgo, mi apprezzo, mi esprimo nella mia unicità.
- responsabilità personale: mi prendo cura del mio benessere, non attribuisco ad altri la responsabilità.
- apprezzamento per l’altro: riconosco, accolgo, rispetto, apprezzo la diversità dell’altro.
- impegno: dedico tempo e attenzione alla relazione.
- piacere: mi curo del piacere di fare e di essere con l’altro.
- reciprocità: chiedo e a volte ricevo, offro e a volte do: cerco equilibrio nel dare e ricevere.
Tra queste, iniziamo ad osservare solo quelle che d’istinto attirano di più la nostra attenzione. Prendiamo semplici momenti di vita quotidiana. Possiamo chiederci: “come ho vissuto questo o quel fattore in quell’episodio della mia relazione?”. Alcuni potrebbero essere portati a sottolineare troppo quello che non va e darsi addosso. E’ molto importante vedere sia dove siamo più efficaci, sia dove abbiamo difficoltà. Quindi, non pensare soltanto ai momenti difficili, ma ricordare anche quelli belli, e notare quello che ci è riuscito bene.
Inviando il tuo commento dichiari di aver letto ed accettatol'informativa sulla privacy e le condizioni di utilizzo per questo sito dando il consenso al trattamento dei tuoi dati personali.