Ecco l’esercizio da fare, in sintesi.
Lo scopo deve essere chiaro: aiutiamoci ad esplorare ed esprimere cosa accade nella nostra capanna quando entriamo in relazione con l’altra.
Il ruolo deve essere ben definito: si decide prima chi esplora e quanto tempo avete a disposizione, l’altro aiuta e segnala quando il tempo è trascorso.
Ricordate: chi esplora parla solo di sè, chi aiuta non parla nè di sè nè dell’altro, deve solo dire e fare ciò che gli serve per capire bene e fino in fondo anche lei/lui quello che l’altro sta esplorando. E’ così che aiuta l’altro a capire ed esprimere.
Il tema specifico da trattare: una cosa piacevole e una cosa spiacevole che sto vivendo.
Modalità: ricordate di parlare solo di esperienze concrete riferite a fatti specifici (se vengono parole come “”spesso, sempre, di solito, mai …, tutte le volte che…” mmmmh!? fateci caso).
Cosa cercare: 1) il fatto, 2) il desiderio, 3) l’emozione cosciente (come mi fa sentire), poi 4) l ‘emozione in ombra e 5) il bisogno in ombra legato a quella emozione.
Verifica: se avete chiarito l’emozione e/o il bisogno in ombra, BRAVI! avete fatto un ottimo lavoro.
Reciprocità: fate attenzione a scambio di ruoli e parità di tempi.
Una certa elasticità di adattamento è buona cosa, cercate il Vostro stile.
Sembra facile, ma…. è come imparare una nuova arte, non siamo abituati. I primi tempi è utile confrontarsi e farsi aiutare.
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